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Tether ha inviato due miliardi in Bitcoin a Twenty One Capital

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Ieri il CEO di Tether, Paolo Ardoino, ha annunciato che Tether Group ha inviato 14.000 BTC ad un indirizzo di Twenty One Capital (XXI). 

Si tratta di un trasferimento dal controvalore superiore a 1,47 miliardi di dollari. 

In seguito ha annunciato un altro invio a Twenty One Capital di oltre 4.800 BTC, per un controvalore superiore ai 500 milioni di dollari. 

Paolo Ardoino 🤖
@paoloardoino

Tether Group had moved 4812.22029710 BTC to address bc1qzup4k7zn9jur7a8kz0dnaernzyf60h8ez6s9cpmp23wfw5djhvusd4p0v3 as part of the pre-funding of the initial convert/equity raise in Twenty One Capital (XXI)https://t.co/SqhVRzq3k9

Jun 02, 2025

Pertanto con questi due invii Tether ha inviato a Twenty One Capital circa due miliardi di dollari in Bitcoin. 

Lo stesso Ardoino ha poi anche annunciato che Bitfinex ha inviato altri 7000 BTC a Twenty One Capital, per un controvalore di circa 737 milioni di dollari. 

Tether e Twenty One Capital

Il 22 aprile Cantor Equity Partners ha stipulato un Combination Agreement con iFinex, Twenty One Capital, Twenty One Merger, Twenty One Assets, Tether Investments e Stellar Beacon. Tale accordo aveva come obiettivo quello di creare una nuova società, chiamata Twenty One Capital (21 Capital), che avesse come scopo esclusivo quello di acquistare Bitcoin.

21 sono i milioni di BTC della total supply di Bitcoin, ovvero la cifra non superabile del numero massimo di Bitcoin esistenti. 

iFinex è il gruppo di cui fanno parte sia Tether che Bitfinex, che pertanto sono direttamente coinvolte in Twenty One Capital. 

Se l’obiettivo di quest’ultima società è quello di accumulare BTC, Tether e Bitfinex non fanno altro che contribuire a tale scopo, molto probabilmente cedendo alcuni dei moro Bitcoin a Twenty One Capital. 

Twenty One Capital

Sul loro sito web ufficiale, la società dichiara attualmente di detenere già 31.500 BTC, cosa che ne fa la quinta società al mondo per Bitcoin detenuti, dietro MicroStrategy, Block.one, Tether, e Marathon Digital Holdings (MARA). 

In totale la società ha emesso poco più di 267 milioni di azioni, quindi il numero di BTC per azione posseduti è di 0,00011783 (ovvero 0,11 millesimi di Bitcoin, pari a 11.783, Satoshi). 

Twenty One Capital per ora non è ancora quotata in borsa, ma è previsto che sbarchi al Nasdaq prima o poi. 

Ad esempio Strategy possiede 0,00207973 BTC per azione basic, e 0,00185740 BTC per azione diluita, pertanto quando saranno quotate in borsa il prezzo delle azioni Twenty One Capital potrebbe essere meno di un decimo di quello delle azioni Strategy. 

È però quotata in borsa Cantor Equity Partners, il cui prezzo schizzò da 11$ a 60$ in pochi giorni a fine aprile dopo l’annuncio dell’accordo per il lancio di Twenty One Capital. 

Il progetto di Tether

Sul suo sito web ufficiale Twenty One Capital dichiara di aver creato un nuovo standard, chiamato Standard XXI. 

Si tratterebbe di un modello basato sull’offerta fissa di Bitcoin, progettato per investitori, istituzioni e allocatori di capitale. 

L’obiettivo dichiarato della società è quello di gettare le basi per la futura infrastruttura finanziaria, costruita su Bitcoin e progettata per scalare con esso.

Affermano che Bitcoin sia l’antitesi del sistema finanziario attuale, perché quest’ultimo opera su presupposti di espansione infinita, monetizzazione del debito e opacità sistemica, mentre Bitcoin è finito, trasparente e incorruttibile. 

Twenty One non mira a tutelarsi dall’eventuale collasso della moneta fiat, perché semplicemente ne vuole rimanere fuori. 

L’adozione di Bitcoin

Altro scopo della società è quello di promuovere l’adozione globale di Bitcoin, perchè questa a detta loro non avverrà passivamente, ma deve essere costruita. 

Twenty One è stata creata anche specificatamente per accelerare questa transizione, aumentandone la comprensione e l’accesso. 

Per questo produrranno anche contenuti educativi modulari, mirando all’integrazione della narrazione nativa di Bitcoin all’interno del mainstream finanziario. 

Si definiscono “una forza mediatica ed educativa che normalizza, spiega ed espande la rilevanza di Bitcoin in tutti i settori”.

Bitcoin viene interpretato come una vera e propria infrastruttura finanziaria, su cui sarà possibile anche sviluppare modelli di prestito nativi, strumenti del mercato dei capitali e innovazioni future che sostituiranno gli strumenti finanziari tradizionali con alternative in linea con Bitcoin. 

Il ruolo di Twenty One

La società arriva ad immaginare che in un tale scenario i sistemi finanziari non si limiteranno ad interagire con Bitcoin, ma ne trarranno addirittura origine.

La visione per il futuro di Twenty One è quella di non reagire ai cicli di mercato, ma costruire un futuro in cui la produzione economica stessa sia denominata in Bitcoin, ed in cui la formazione di capitale inizia su una base di assoluta scarsità e in cui il valore aziendale non è misurato in utili per azione, ma in Bitcoin per azione. 

Per questo si differenziano dalle strutture tradizionali non solo per la base patrimoniale, ma anche per l’architettura. Twenty One è un’entità nativa di Bitcoin, non gravata da linee di business indipendenti, così da poter essere libera di raccogliere e allocare capitali per perseguire l’accumulo di Bitcoin. 

Sul sito web ufficiale dichiarano: 

“Non offre esposizione a Bitcoin, ma incarna l’esposizione a un mondo ristrutturato attorno ad esso”.