Ieri NASDAQ e S&P oltre il -2% nella peggior giornata del secondo semestre finora.
A Wall Street si dice:
"Non prendere troppo sul serio i risultati annuali. Concentrati invece su una media di quattro o cinque anni."
Warren Buffett
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Fin quando nella mia analisi di martedì 17, avevo preannunciato un pullback azionario, non lo avevo fatto basandomi su nuove notizie che sarebbero uscite questa volta, ma piuttosto con la consapevolezza che il mercato era risalito dai minimi di giugno soprattutto per una “energia cinetica che aveva creato il rimbalzo” terminato appunto il 16 agosto.
La fisica coinvolge ogni aspetto della nostra vita e pertanto anche i mercati non possono sottrarsi alle leggi della fisica.
L'energia cinetica in fisica è l'energia legata al movimento di un corpo.
Maggiore è la velocità di un corpo e maggiore sarà la sua energia cinetica.
Il mercato da gennaio aveva subito un grave crollo, culminato appunto nei minimi di giugno.
Arrivati in quel momento le forze che spingevano il mercato verso il basso sono diminuite e questo è bastato all'energia cinetica che il mercato aveva accumulato nella fase di ribasso per ripartire ed arrivare al culmine del 16 agosto.
In quel momento l'energia cinetica che si era accumulata si è esaurita e le notizie che sono nell'aria non sono sufficienti a spingere ancora più in alto il mercato.
Io spero che chi ha studi di fisica abbia apprezzato questa spiegazione più tecnica, per tutti gli altri scrivo più semplicisticamente che il rimbalzo è finito per il momento.
Anche ieri la recente debolezza del mercato è continuata e si è intensificata per un brutto inizio di nuova settimana.
I titoli hanno registrato la peggiore sessione del secondo semestre finora.
Ora i compra-tori ed i vendi-orsi dovranno attendere fino a venerdì per ascoltare i commenti del presidente della Fed a Jackson Hole e per poter leggere gli importanti dati sull'inflazione che usciranno.
Ieri il NASDAQ è crollato del -2,55%.
L'S&P è sceso del -2,14% chiudendo a 4137,99.
Per entrambi questi due indici è stata la fine venerdì 19 di una serie di quattro settimane positive.
Il Dow è sceso del -1,9%.
Ieri non c'è stata nessuna reazione nel mercato, e i titoli azionari statunitensi hanno iniziato la settimana proprio dove l'avevano lasciata venerdì, con un forte calo in apertura di seduta.
I principali indici non sono riusciti a fare molto per tutto il giorno, e tutti e tre hanno chiuso vicino ai minimi della sessione.
Analogamente a quanto visto la scorsa settimana, i settori più performanti sono stati quelli dell'energia, dei beni di consumo e dei servizi di pubblica utilità.
I compra-tori ed i vendi-orsi adesso sono di nuovo preoccupati per l'inflazione.
Nonostante abbiano ricevuto un rapporto sull'IPC più freddo del previsto all'inizio del mese che ha portato molti (troppi) a credere (o forse solo a sperare) che avessimo oramai visto il picco dell'inflazione.
Tuttavia, l'inflazione si aggira ancora intorno ai massimi di quattro decenni e i verbali della Fed hanno chiarito che il Comitato intende continuare ad aumentare i tassi di interesse fino a quando non sarà sotto controllo.
E potrebbe volerci un po' di tempo.
Cosa influenza il mercato di più in questo momento?
Abbiamo anche ascoltato commenti hawkish/ falco da parte di alcuni funzionari della Fed, tra cui il presidente di St. Louis James Bullard, e abbiamo visto il rendimento del Tesoro americano a 10 anni salire ieri sopra il 3% dal 2,78% di una settimana fa circa.
E’ naturale che adesso, gli investitori siano nervosi per il fatto che l'atteggiamento aggressivo del Comitato potrebbe aleggiare sopra le nostre teste ancora per un po' di tempo e purtroppo continuare a minacciare la crescita economica.
Quale potrebbe essere il market mover questa settimana?
Venerdì sarà il giorno più importante della settimana.
L'ultimo indice dei prezzi PCE (ricordo che l'Indice dei prezzi per la spesa per i consumi personali (Core Personal Consumption spending, PCE) misura il cambiamento del prezzo di beni e servizi acquistati dai consumatori per i consumi, escluso cibo ed energia).
Il PCE che ha registrato un balzo del 6,8% nell'ultima rilevazione, ci darà una nuova lettura dell'inflazione.
Lo stesso giorno è previsto l'intervento del presidente della Fed Jerome Powell dalla riunione di Jackson Hole.
I compra-tori ed i vendi-orsi ascolteranno con attenzione qualsiasi accenno al rialzo dei tassi nella riunione del 20-21 settembre.
Inizio da oggi a suggerire qualche titolo da tenere in considerazione sulla base dei risultati conseguiti nella reporting season, seguitemi su queste due rubriche perché vi potrebbero dare spunti interessanti.
Non mi stancherò mai di dire però che un trader per operare non ha bisogno solo di un nome, ma di livelli continuamente aggiornati e di una strategia da seguire con attenzione quindi il nome del titolo che leggerete ogni volta preso così da solo e non sapendo come usarlo nella sua interezza non basterà a ricavarne tutta la potenzialità che invece la mia operatività su Marco Bernasconi Trading mostra quotidianamente ai miei followers.
Titolo al Contrattacco: in questo segmento indicherò titoli che hanno avuto degli ottimi dati sugli utili ma che nonostante questo dopo la loro pubblicazione sono scesi.
Questi titoli godono della mia attenzione perché anche se il mercato li ha snobbati prima o poi capita molto spesso che li riscopre e quindi averli presi dopo questo ribasso li fa diventare un vero e proprio affare.
Il titolo che propongo oggi è: CVS Health (CVS)
Rubrica” L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.
Come l’oracolo ellenico non commetterò mai errori anche quando sembrerò farlo starò solo anche se inconsapevolmente adombrando la verità.
Sin dai tempi di Bernanke, questo evento è stato sopravvalutato.
Tuttavia, dopo le vendite di ieri, il mercato potrebbe essere piuttosto calmo fino a venerdì.
I trader vorranno probabilmente sentire cosa ha da dire Powell e non si posizioneranno forte fino ad allora.
Ma ci sono molte cose che accadranno sul mercato prima di venerdì.
Oggi sono previsti il rapporto PMI Composite e le vendite di case nuove, le relazioni sugli utili di Macy's (M), Nordstrom (JWN) e DICK'S Sporting Goods (DKS).
Nel frattempo, vi suggerisco di dare un'occhiata all'operatività sul future Nasdaq che mostro quotidianamente ai miei followers che ha raggiunto dall’inizio dell'anno un'incredibile performance del +822%.
Auguro a tutti una buona giornata di trading sotto l'ombrellone.
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La Performance dei miei portafogli dal 1° gennaio 2022 ad oggi è la seguente:
Mio portafoglio "Mib 40" +46,51%
Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in Italia" +11,80%
Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 Italia" +42,99
A CONFRONTO IL NOSTRO INDICE FTSE MIB -18,04%
Mio portafoglio "Best Brands" +35,63%
Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in USA" +7,93%
Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 USA" +34,05%
A CONFRONTO GLI INDICI USA
Dow Jones -7,24%
S&P 500 -11,28%
Nasdaq -18,79 che è il mio mantra nei mercati e cioè:
• “la mia previsione nel lungo periodo nasce e si forma giorno per giorno avendo un'ottica e un obiettivo nelle prossime 24 ore”.
• “quando sarà finita la sessione di oggi avrò significativi dati per prevedere quella di domani”.
• “tutto ciò che è previsto oltre la settimana ha la stessa possibilità di verificarsi del lancio di una monetina puntando su testa o croce”
Performance sui futures USA siamo arrivati a +245,82% dall'inizio del 2022.
da 01/01/2022 al 23/08/2022
Strategia rendimento utilizzando i 3 futures Americani.
Nasdaq +822,28%
S&P500 -36,90%
Dow Jones Industrial +332,73%
Rendimento medio dei 3 futures nel periodo +372,70%.