La stagione degli utili può aiutare i mercati spaventati dal fine pandemia mai?
A Wall Street si dice:
“Nel mondo degli affari, lo specchietto retrovisore è sempre più chiaro del parabrezza.” Warren Buffet
Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è sceso del -0,68%. Ieri tutti e tre i maggiori indici hanno chiuso in negativo. Anche il Nasdaq l’indice dei tecnologici che inizialmente aveva aperto positivo ha poi ripiegato.
Sappiamo quanto pesa Apple scesa del -1,3% nell’indice. Anche i titoli delle banche hanno perso terreno condizionati dal calo dei rendimenti obbligazionari invertendo la direzione che avevano preso nella seduta di lunedì.
Il rendimento del Treasury a 10 anni è sceso all’1,56% dall’1,60%.
Bank of America è scesa del -2,8% Citigroup è scesa del -3,2%.
Il mercato si è messo sulla difensiva, favorendo acquisti sulle utilities, gli immobiliari e i beni di prima necessità.
General Mills è salita del +’1,6% Clorox ha guadagnato il +3%.
I settori del S&P 500 che sono stati maggiormente acquistati nell’ultima sessione di borsa sono stati: Utilities Immobiliare Beni essenziali
I settori del S&P 500 che sono stati maggiormente venduti nell’ultima sessione di borsa sono stati: Beni non essenziali Finanziario Energetico
Il mercato continua a riproporre la sua volatilità che probabilmente contraddistinguerà questa fase ancora per settimane.
Pochi giorni fa ha registrato i suoi massimi storici guardando solo agli aspetti e le notizie positive.
Nelle ultime due sessioni invece quello che ha pesato sono state le paure indotte dal timore che il Covid continuerà a circolare ancora indisturbato nel 2021.
Nonostante la campagna vaccinale in atto in tutto il mondo, la media settimanale dei casi di Covid19 mondiale è tuttora molto alta. Praticamente siamo nella stessa condizione dei mesi invernali.
È vero che in alcune parti del mondo, vedi Gran Bretagna e stati Uniti i vaccini hanno assolutamente rallentato il contagio.
Ma molte altre nazioni stanno avendo invece una recrudescenza dei casi e sono più marcati nelle aree in cui la campagna vaccinale va a rilento.
India 259.000 nuovi infetti al giorno. Brasile in cui la media dei contagi giornalieri è di 30.000. Giappone in cui già il governo ha annunciato di voler introdurre nuovamente misure restrittive e anche lo svolgimento dei Giochi Olimpici è in dubbio. Da noi In Europa la situazione è in miglioramento ma i progressi sono ancora lenti.
Alcuni governi tornano a mostrare preoccupazione.
Il governo britannico ha comunicato di avere preso misure preventive verso l’India inserita nella c.d. “travel ban” e nonostante che la loro campagna vaccinale stia andando molto bene, ha mostrato preoccupazione per l’arrivo di un’altra ondata autunnale che potrebbe mettere a repentaglio gli sforzi fatti se nuove varianti importate o autoctone si verificheranno.
A livello generale io credo che continueremo ad avere un po’ di volatilità nel mercato quest’anno, ma non vedo ipotesi catastrofiste al contrario io sono per uno scenario abbastanza roseo per i prossimi sei mesi.
Non dimentichiamoci che questa è la stagione degli utili, la “reporting season” influisce quotidianamente sui corsi dei titoli e le notizie ogni giorno sono tante.
Circa 80 titoli dello S&P 500 presenteranno i loro risultati questa settimana, così come un terzo dei titoli facenti parte del Dow.
Wall Street è in attesa di verificare se la cosiddetta “Corporate America” si sta riprendendo insieme al resto dell’economia dalla pandemia del coronavirus.
Le aspettative sono alte e questo può causare delle brutte sorprese. In media, gli analisti si aspettano che i profitti trimestrali dello S&P 500 salgano del 24% rispetto al 2020.
Netflix, ad esempio, è calato pesantemente del -10,6% nel trading after-hours. L’azienda pioniere dello streaming video ha avuto solo 4 milioni di nuovi abbonati in tutto il mondo nel trimestre da gennaio a marzo. Questo rappresenta il più modesto incremento trimestrale degli ultimi quattro anni. Nel caso di Netflix il mercato si aspettava almeno 6 milioni di abbonati nel primo trimestre.
I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono: L’S&P 500 è sceso di 28,32 punti a 4134,95 per un -0,68%. Il Dow Jones è sceso di 256,30 punti a 33.821,30 per un -0,75%. Il Nasdaq ha perso 128,50 punti, o -0,92%, a 13.786,27
L’indice Russell 2000 rappresentativo delle small-cap ha perso il -2,00%, chiudendo a 2.188,21.
Le azioni sono calate nei mercati asiatici questa notte seguendo Wall Street che ha chiuso negativo per il secondo giorno consecutivo, con cali marcati nelle aziende tecnologiche e nelle banche.
Il peggioramento dei focolai di coronavirus in Asia ha gettato un’ombra sulle prospettive di una ripresa dalla pandemia.
I governi asiatici stanno finalmente svegliandosi sul fronte dei vaccini e stanno lottando per assicurarsi le forniture di vaccini COVID-19 dopo aver visto il numero di infezioni aumentare nelle ultime settimane. I casi in aumento stanno mettendo a dura prova i sistemi medici dal Giappone all’India e portano a un ripristino delle precauzioni pandemiche come le restrizioni di viaggio, i requisiti di quarantena e al blocco delle attività serali e notturne.
I titoli al centro della mia attenzione nel bene e nel male nel mercato dopo l’ultima sessione di borsa sono stati:
Tesla Inc +0.61% Attenzione a questo titolo che è presente nella mia tabella di investimenti di breve/medio termine Americana. Per conoscere i livelli di ingresso corretti e non sbagliare il timing contattatemi
Apple Inc -1.28%
Amazon.com Inc -1.11%
Netflix Inc -0.88% Attenzione a questo titolo che è presente nella mia tabella di investimenti di breve/medio termine Americana. Per conoscere i livelli di ingresso corretti e non sbagliare il timing contattatemi
Microsoft Corp -0.19%
Facebook Inc +0.14%
Nvidia Corp -1.24%
Boeing Company -4.13% Attenzione a questo titolo che è presente nella mia tabella di investimenti di breve/medio termine Americana. Per conoscere i livelli di ingresso corretti e non sbagliare il timing contattatemi
Futu Holdings Ltd -23.43%
Square +0.07%
Qualche volta ascolto commenti nei quali i trader mi dicono che preferiscono stare fuori dal mercato perché prevedono un imminente ribasso. Mi è successo diverse volte nelle ultime settimane di udire questi commenti. Questa strategia non ha pagato e coloro che hanno preferito uscire e guardare da fuori adesso non sanno cosa fare. I mercati non si affrontano così, è proprio durante la volatilità del mercato il momento in cui deve avvenire la ricostruzione del portafoglio, e che è fondamentale non sbagliare timing e comprare i titoli giusti.
La volatilità permette ai portafogli preparati di tornare liquidi ed utilizzare questa liquidità per acquistare i titoli giusti, nel momento giusto, a prezzi notevolmente più bassi.
Il trading finanziario consiste esattamente in questo.
I valori dei mercati asiatici di questa mattina in prossimità della chiusura nel momento in cui sto scrivendo la mia analisi sono:
Il Kospi della Corea del Sud è sceso del -1,60% a 3.170,13. Il Nikkei 225 del Giappone è sceso del -2,20% a 28.462,20. L’S&P/ASX 200 dell’Australia è sceso del -1,60% a 6.907,10. L’Hang Seng di Hong Kong è sceso del -1,80% a 28.609,39 Lo Shanghai Composite ha perso il -0,20 % a 3.467,42.
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