Mario Draghi ha ricevuto la fiducia…la riceverà anche dal Ftse Mib?

Con l’addio a Conte, ecco che si apre velocemente, ancora una volta, una nuova era economica e politica italiana. Il Professore universitario di diritto privato all’Università di Firenze, aveva conquistato la maggior parte degli italiani, riuscendo ad accordare due governi totalmente opposti: M5S e Lega. Un governo gialloverde, il governo del cambiamento.

Sicurezza, immigrazione ed economia

Conte aveva goduto di un consenso popolare così ampio tanto che un italiano su due era d’accordo sui flussi migratori, le politiche per la salvaguardia della sicurezza e le scelte di carattere economico. Definito un governo eterogeneo data la natura mista, ha goduto del 54% delle approvazioni e si piazza dietro al governo di Matteo Renzi che ne ebbe il 59%.

Inoltre, Conte è stato il premier più apprezzato, anche esteticamente, raggiungendo una fiducia del 49% rispetto a Di Maio che ebbe il 44% e Salvini il 48%.

Renzi e Berlusconi non arrivarono nemmeno al 20%. (statistiche Lorien Consulting)

In seguito alla crisi di governo di agosto 2019, i partiti puntarono sulla decisione che Giuseppe Conte sia l’uomo giusto. Quando arriva la pandemia Conte si trova ad affrontare un’emergenza sanitaria mondiale del tutto inaspettata. Una nazione in ginocchio economicamente e socialmente, dal punto di vista sanitario escono fuori tutte le pecche della sanità italiana.

Il 2021 si apre con la fiducia a Mario Draghi

Mario Draghi, appena entrati nel 2021, subentra al Governo guadagnandosi la fiducia:

Il nuovo premier ha immediatamente definito i punti chiave che dovranno essere risolti in quest’anno:

Definizione Recovery Plan e invio alla commissione.
Valutazione del piano da parte della Commissione entro le 8 settimane.
Approvazione dal Consiglio nelle 4 settimane successive.
Non superamento del 13% fra sussidi e finanziamenti (fra i 9 e i 25miliardi)
Approvazione legge di ratifica della riforma del Trattato del Mes.
Draghi arriva a capo del Governo con tantissime aspettative degli stessi partiti, ma non è sempre stato questo il trattamento che la politica gli aveva riservato.

Anni fa Draghi venne definito da Cossiga in una telefonata a UnoMattina:

“un vile, un vile affarista,non si può nominare Presidente Del Consiglio dei Ministri chi è stato socio della Goldman & Sachs, grande banca d’affari americana. E male molto male feci ad appoggiarne quasi a imporne la candidatura a Silvio Berlusconi. E’ il liquidatore dopo la famosa crociera sul “Britannia” dell’industria pubblica. La svendita dell’industria pubblica italiana quand’era Direttore Generale del Tesoro e immaginati che cosa farebbe da Presidente del Consiglio dei Ministri, svenderebbe ciò che rimane…”

Draghi sulla base delle dichiarazioni di Cossiga e sull’effettiva esperienza di questi anni, da presidente della Bce, conosce tutti i meccanismi che regolano il funzionamento delle istituzioni dell’UE.

Per gli esperti di Morgan Stanley ispira fiducia e stabilità, per l’Italiano si apriranno nuovi scenari europei, il primo avere Draghi fino alle elezioni di maggio 2023, data la composizione del governo e l’utilizzo delle risorse economiche trattate nel recovery plan, dovrebbe resistere a lungo termine.

Draghi ha un enorme sostegno politico da parte di tutti i partiti tranne Fratelli D’Italia, quindi abbraccia la maggioranza parlamentare e quest’elemento dovrebbe garantirne la stabilità e l’equilibrio.

Per gli esperti della banca d’affari americana durerà fino al 2023, in quanto un terzo dei parlamentari sa che perderà il seggio e quindi si vorranno ritardare le elezioni. Infine, il governo Draghi non è un governo totalmente tecnico come fu quello di Mario Monti, quindi appare più autoritario nelle decisioni.

Mario Draghi ha ricevuto la fiducia…la riceverà anche dal Ftse Mib?

Nel mercato italiano, il FTSE MIB ha recuperato i 23.000 chiudendo ieri a 23.136.
I 23.000 punti hanno ora un valore decisivo secondo noi di orsoetoro.com.
Anche se il FTSE MIB ha rotto al rialzo negli ultimi giorni ed è entrato in una fase positiva nel medio termine, l’indice non deve scendere sotto questo livello.
Altrimenti, il rialzo di 23.000 punti causato dall’euforia che circonda la figura di Mario Draghi dovrebbe essere etichettato come un falso breakout al rialzo.
In questo secondo scenario, che ora sembra più probabile, il trend di fondo del mercato azionario italiano si conferma neutrale e poco ci si può aspettare nel medio termine.
Gli investitori aspetteranno probabilmente le prime mosse del nuovo governo prima di decidere se la fiducia riposta nel nuovo premier è giustificata.

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