Di Fabio Pioli, trader professionista, fondatore di CFI Consulenza Finanziaria Indipendente






Ebbene sì.

Lo si sente nell’ aria carica di elettricità: Giunto alle resistenze di lungo periodo, il prezzo del future sull’ indice italiano si è fermato per caricare il prossimo movimento direzionale.

Come sempre avviene, infatti, e neanche questa volta se ne fa eccezione, il movimento passa dai supporti alle resistenze, qui si ferma, assume energia cinetica e infine parte per la prossima direzione.

Dunque, ricapitolando le varie fasi, i prezzi sono partiti al ribasso, tra l’ indifferenza generale e nel più condiviso ottimismo, nella seconda settimana di Maggio 2018 da 24.175 punti
Sono arrivati sui supporti tra Ottobre e fine Dicembre 2018, toccando un minimo a 17.815 punti.
Poi, da lì (ma la stragrande maggioranza dei piccoli risparmiatori è certamente entrata prima e più in alto) sono rimbalzati ai livelli di resistenza attuali (Figura 1).




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Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.




E qui sta giustamente trovando una stasi perché deve caricare il prossimo movimento di lungo periodo.

In che direzione avverrà?

Qui ovviamente non possiamo aspettarci che vi siano elementi univoci (altrimenti sarebbe chiaro a tutti quale sarà il prossimo mega-trend, logicamente) quindi vi debbono essere almeno due elementi contrastanti.

Da un lato abbiamo rotto al rialzo le resistenze, che erano a 19,500 punti circa (Figura 2). E ciò deve lasciare aperta la possibilità che si giunga almeno alle prossime resistenze (20.000 – 20.200 punti circa?).
Esistono però anche gap più in alto, ed esattamente a 21.400 punti.




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Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.




Dall’ altro la configurazione di lungo periodo può avere un aspetto ribassista (Figura 3 ).
Se così fosse, dopo il doveroso rimbalzo, con prezzi massimi qui o altrove, si andrebbe inesorabilmente giù, e probabilmente a rotta di collo (se, come sembra, ci potrà essere un’ onda 3 a seguire l’ attuale onda 2)




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Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.




Visto che quanto detto si integra in una (diversa) lettura scientifica che fornisce alcune oggettività, il nostro piano ne discende ed è chiaro: cercare prima un eventuale long, purché in presenza di tutti gli elementi che ne facciano riconoscere le probabilità a favore, altrimenti niente e cercare dopo, una volta avute le evidenze che le ultime resistenze siano state raggiunte, uno short.











Strumenti di analisi: supporti e resistenze statici e dinamici, analisi delle onde di Elliott.









Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing.
In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimento e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
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