Ciao, ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
DATA CAD CHF GBP JPY EURO NZD AUD USD 10/01/2023 -30.965 -7.370 -29.456 -35.377 134.962 7.350 -33.690 16.540 03/01/2023 -26.766 -2.854 -20.301 -46.864 129.915 7.480 -36.267 17.761 27/12/2022 -30.033 -4.131 -10.807 -37.730 146.162 6.907 -36.791 16.941 20/12/2022 -26.961 -4.064 -5.603 -40.881 142.272 6.334 -34.115 16.757 13/12/2022 -27.248 -11.811 -25.739 -53.188 124.715 -7.506 -37.837 25.768 Come vediamo dai grafici degli indicatori del Cot che ho sviluppato questa settimana non sembrano esserci variazioni di rilievo rispetto alla settimana scorsa. Euro dollaro ha preso tutti i target che avevamo individuato e breaka anche area 1.08. Il rifiuto della settimana scorsa in area 1.0480 ha dimostrato con chiarezza la difesa da parte delle “mani forti” delle loro posizioni long che erano ed ancora sono a mercato. Prossimi step su time frame settimanali per Euro/Usd sono area 1,1230 e poi 1,1500. La situazione rimane apparentemente invariata con un nuovo recupero di posizioni del Cot long su euro. L’ indicatore normalizzato del Cot del dollaro, pesato con i Cot normalizzati di tutte le altre valute continua a rimanere sotto la linea dello zero ad indicare una debolezza relativa del dollaro, in generale, su tutto il mercato del forex, mentre dal grafico delle forze relative notiamo come ancora il dollaro rimane diciamo in una fase iniziale di entrata nel “canale valutario”, ma qui, come abbiamo visto la settimana scorsa, servirà un po’ di pazienza. Uno due mesi prima che lo attraversi tutto saranno necessari ed abbiamo statisticamente studiato dai dati storici che questo potrebbe comportare una fase di lateralizzazione molto ampia che sempre la settimana scorsa avevo individuato tra 1,045 ed 1,08 e che questa settimana innalzo tra 1,0700 ed 1.1500. Questa potrebbe essere la presumibile area di oscillazione di euro dollaro nei prossimi 2 mesi corrispondente all’ uscita dal “canale valutario” da parte dell’indicatore del cot del dollaro.
Lavorare su differenti orizzonti temporali è molto importante per avere una bussola di riferimento da seguire. Come ogni rotta transoceanica, man mano che la si percorre, la si corregge con movimenti più o meno decisi ma il punto di arrivo rimane comunque la nostra meta finale che non ci fa perdere nel pieno dell’ oceano.3 Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo. Un po' la stessa cosa che successe a fine settembre quando puntammo la nostra bussola sul nuovo cambio di direzione di eur/usd che tra alti e bassi è ormai sotto gli occhi di tutti. Ovviamente se dovessimo accorgersi che il capitano cambi nuovamente il porto di destinazione a causa di forti perturbazioni macroeconomiche sopraggiunte noi non tarderemo a fare diversamente spostando i nostri orizzonti. Tornando ad un piano diciamo più operativo e più a breve termine anche questa settimana ho focalizzato la mia attenzione sulla composizione degli open interest del Cot di euro e di dollaro e di nuovo qualcosa di interessante l’ ho notata: Euro ha aumentato le posizioni nette (open interest) ma con un aumento sia delle posizioni long che delle posizioni short (ovviamente queste ultime in percentuale inferiore), ossia sono aumentati sia gli investitori long che quelli short. Mentre nel dollaro assistiamo ad una sostanziale aumento delle solo posizioni short. Questi dati sulla composizione interna del cot sommate a tutte le ore che ho passato a leggere questi dati nell’ ultimo anno e mezzo, mi fanno pensare alla possibilità di trovarci difronte ad una possibile correzione di mercato. Mi spiego meglio, sul dollaro aumentano gli istituzionali che lo vedono short (questo conferma la sostanziale visione di medio lungo termine che vede una perdita di forza del dollaro) ma dal lato di euro sono aumentate le posizioni degli istituzionali che hanno cominciato a piazzare le loro cartucce short, durante la salita di euro, per cogliere un possibile ritracciamento (obiettivo questo di breve termine). A questo aggiungo che l’ aumento delle posizioni long si riferisce allo scorso martedì quando ancora ad euro dollaro serviva un po’ di polvere da sparo per breakare area 1,08 e raggiungere il successivo tp daily a 1,0850. Durante questa salita mentre tutti compravano e loro stessi (gli istituzionali) puntavano probabilmente al target di 1,0850, piazzavano lungo la via i loro ami short da recuperare poi durante la futura discesa sul ritest delle aree weekly che ho individuato a grafico in area 1,07. Gli Istituzionali, infatti, fanno continuamente questo continuo giochetto. Loro hanno bisogno di volumi per trovare le controparti delle loro massicce quantità di contratti e quindi mentre innescano come in questo caso una salita che li porterà a prendere profitto poco sopra iniziano a vendere un po di contratti (in queste fasi infatti trovano facilmente la contropartita) che recupereranno poco dopo durante il pull back. Questo concetto è chiave ed è molto importante da tenere a mente nella lettura sia del mercato, che del Cot ed anche nella ricerca delle migliori aree di entrata per noi piccoli pulci . Individuare queste aree significa infatti per noi entrare a mercato con una forte riduzione del rischio in quanto se ci dice bene entriamo su aree di supporto / resistenza che ci permettono di individuare stop loss più o meno relativamente stretti. Proviamo ora a vedere tutto quello che abbiamo detto direttamente sui grafici di Eur/Usd. Su s&p siamo ancora praticamente inside della candela mensile di settembre !! incredibile vero? Prima di parlare di cambio reale del mercato azionario servirebbe una chiusura mensile sopra 4190 e poi sopra a 4300. Queste sono le due aree importantissime dove le forze short sono sempre entrate pesanti dallo scorso giugno scontando a mio avviso con parecchio anticipo 636 punti, circa il 13% del totale del 27% del bear market iniziato il 2 gennaio 2022. In altre parole, sempre a mio avviso, il 50 % del “disastro” economico è stato scontato in anticipo dai mercati. Oggi diciamo che ci siamo riavvicinati ad una situazione reale dove le attuali quotazioni di s&p rispecchiano grossomodo (e forse neanche ancora proprio bene) la reale crisi economica. L’ America dal canto suo sembra realmente molto forte con un mercato del lavoro contro ogni pronostico. A questo si aggiunge una certa euforia diffusa sulle nuove politiche cinesi che approfondirò nelle prossime righe. Di seguito trovate il grafico eur/usd dove ho cercato di riassumere i concetti che ho appena sopra esposto.
Tutte le settimane faccio analisi tipo questa basate sempre sulle posizioni degli hedge found e degli Istituzionali ancora aperte a mercato (cot: commitmente of traderes) che vengono rilasciate ogni settimana. Se vuoi saperne di più o hai domande contattami
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