Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta caratterizzata da segni misti. Con una votazione di 7 a 2, il Monetary Policy Committee della Bank of England ha stupito gli analisti alzando i tassi di 50 punti base portandoli al 5%, tenendo aperta la porta ad altri incrementi. Secondo quanto riportato da Bloomberg, ora il mercato prezza al 30% la possibilità che i tassi in Inghilterra raggiungano il 6,25% entro febbraio. Dalle minutes si legge come gli effetti di secondo impatto sull’andamento di prezzi e salari richiederanno più tempo per essere mitigati rispetto a quanto ci è voluto per affiorare. Nel frattempo, la Swiss National Bank ha portato il costo del denaro all’1,75% aumentandoli dello 0,25%. Il Governatore dell’istituto, Thomas Jordan, ha dichiarato che il provvedimento preso punta a contrastare il ritorno all’aumento delle pressioni inflazionistiche. Inoltre, Jordan non ha tolto dal tavolo l’opzione di altri rialzi. Ad aver alzato i tassi è anche la Banca centrale della Norvegia al 3,75%, ribadendo che nuovi incrementi sono probabili e che l’inflazione potrebbe rimanere più alta per più tempo. Guardando al nostro Paese, è da segnalare che Fitch ha migliorato l’outlook sul PIL 2023 dal +0,5% al +1,1%. Gli esperti hanno sottolineato come l’economia italiana sia stata l’unica delle quattro principali dell’Eurozona ad aver registrato una crescita su base trimestrale dei consumi. L’agenzia di rating ha poi portato le previsioni sul 2024 dall’1,3% all’1%, mentre per il 2025 all’1,2%.
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