-La decisione di Saudi Aramco, che taglia i prezzi dell'offerta in Asia oltre quanto era nelle previsioni. Secondo un sondaggio condotto la scorsa settimana, su sei commercianti e raffinerie in Asia, Aramco avrebbe dovuto ridurre i prezzi di circa 60 centesimi al barile. In realtà, in un comunicato rilasciato dall'azienda nella giornata di domenica, è stato reso noto che la sforbiciata da ottobre sarà di 1,30 dollari, ossia più del doppio. Ricordo che l'Arabia Saudita invia oltre il 60% delle sue esportazioni di greggio in Asia, soprattutto in Cina, Corea del Sud, Giappone e India.
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